CSPDM CHI SIAMO Centro Studi Psico Medico Pedagogico della Mediazione CHI SIAMO CSPDM-CENTRO STUDI PEDAGOGIA DELLA MEDIAZIONE
Centro Studi Psico Medico Pedagogico della Mediazione
formazione - applicazione - ricerca - sperimentazione - psicopedagogica e clinica
Il CSPDM Onlus è un' Associazione di professionisti con esperienze
e competenze diversificate, complementari e riconosciute in Italia ed
all’estero nell’ambito dei processi educativi, abilitativi, clinici e psicologici.
L’'orientamento culturale e l’azione multidimensionale e multidisciplinare posti in essere sono finalizzati a favorire l’esercizio dei diritti umani e di cittadinanza per tutte le Persone con Disabilità Mentali, Intellettive ed Evolutive e/o in condizione di disagio personale o di marginalità, in qualunque fase del loro ciclo di vita ed in funzione dell’inclusione scolastica, lavorativa e sociale secondo i principi della Qualità di Vita.
Si occupa di progettare, organizzare, strutturare e attuare interventi: per il superamento delle limitazioni in tutte le aree del funzionamento umano, inteso come insieme di variabili biologiche, psicologiche, personali, funzionali, contestuali e valoriali, per la valorizzazione dei punti di forza e delle risorse delle Persone e dei loro ambienti di vita naturale, in chiave ecologica e con particolare riferimento alla relazione psicoeducativa, all’apprendimento possibile in tutte le fasi della vita, in presenza di ogni forma e gravità di disabilità.
I riferimenti antropologici, culturali, metodologici e operativi alla base delle attività e dei programmi del Centro sono:
Sul piano scientifico e tecnico
il Centro incorpora i principi e le pratiche
dell’approccio personalista che riconosce
il valore fondamentale dell’Umanesimo.
Contemporaneamente adotta i principi della
pratica psicoducativa e abilitativa-riabilitativa
basata sull’evidenza, con riscontro
dell’efficacia di ogni azione di aiuto verificata
dalle prove di efficacia e dalla soddisfazione
dei Cittadini Utenti, Persone con disabilità/disagio e Familiari.
Il CSPDM rappresenta un riferimento pedagogico e clinico per le attività di sensibilizzazione, formazione applicazione, ricerca e sperimentazione del
P. A. S. (Programma di Arricchimento Strumentale)
L.P.A.D. (Learning Propensity Assessment Device) - Metodo Feuerstein
Il Centro intende sviluppare la propria competenza, progettualità ed operatività, nelle direzioni che ritiene progressivamente più adeguate sul piano concettuale e applicativo, secondo i modelli, le tecniche e le pratiche più aggiornate e in linea con gli scopi statutari.
- Diffondere la Pedagogia e la Clinica della Mediazione a partire dall'’elaborazione della teoria del Prof. Reuven Feuerstein e dell' ’ICELP - International Center for the Enhancement of Learning Potential – e secondo una propria elaborazione sulla base di approfondimenti e sviluppi proposti dal Comitato Scientifico.
- Promuovere e svolgere progetti innovativi, ricerca e sperimentazione per il raggiungimento dell'’autonomia possibile, la vita indipendente e della migliore Qualità di Vita delle Persone con disabilità, attraverso l’'utilizzo e l'applicazione della classificazione ICF dell'OMS - International Classification of functioning, disability and health, WHO - in riferimento al modello culturale "bio-psico-sociale” per la definizione del Progetto di Vita delle persone con disabilità.
- Proporre attività progettuali a supporto e sostegno di bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani in condizioni di disabilità e/o disagio attraverso un approccio centrato sulla Persona con interventi educativi, clinici, abilitativi e riabilitativi, di counseling a Utenti singoli, gruppi e nuclei familiari, secondo una logica integrativa e nella prospettiva della Qualità di Vita.
- Accogliere e accompagnare famiglie con figli con difficoltà cognitive attraverso percorsi formativi e di condivisione alla luce della Pedagogia della Mediazione, tra cui il Metodo Feuerstein e dei suoi originali sviluppi.
- Promuovere la formazione di operatori, medici psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, neurologi, insegnanti, pedagogisti, educatori e Dirigenti pubblici o privati all’Educazione e alla Pedagogia della Mediazione anche incentivando loro contatti diretti con Centri di ricerca ad essa collegati.
- Promuovere e organizzare manifestazioni, seminari, convegni.
- Raccogliere fondi da privati, enti pubblici, aziende che intendano cooperare con gli intenti del Centro Studi finanziando le attività istituzionali.
Il metodo Feuerstein basato sul potenziamento cognitivo nasce in Israele, nel dopoguerra, dall’esigenza dell’elaborazione di un programma che potesse offrire unmodello di apprendimento e degli strumenti efficaci ad un’utenza di estrema eterogeneità: bambini ebrei di diverse nazionalità giunti ad Israele dopo essere scampati allo sterminio nazista che, a causa delle esperienze atroci che avevano vissuto, potevano essere considerati “a rischio”.
Reuven Feuerstein, ideatore del “programma Feuerstein“, nasce in Romania, conduce i propri studi a Bucarest (dove ritorna nel ’38 a causa della persecuzione nazista) e successivamente, completa la sua formazione pedagogica e psicologica dapprima a Ginevra ed infine alla Sorbona di Parigi.
Ritorna in Israele nel ’44 dove inizia ad occuparsi della formazione dei bambini che, provenendo da ogni parte del mondo, hanno bisogno di elementi culturali e sociali unificanti ed integranti.
A vantaggio di soggetti così diversificati e con gravi problemi personali ed intellettivi, il gruppo di studio di Reuven Feuerstein elabora un Programma di Potenziamento basato sulla possibilità di strutturare e migliorare le funzioni cognitive di ogni individuo.
Il Programma E.I. (Enrichment Instrument) si fonda sulla convinzione che di fronte ad una persona con difficoltà di apprendimento ci si debba porre con l’atteggiamento ottimistico di chi è disposto a tentare la realizzazione di tutti i mglioramenti possibili: non eliminando le difficoltà, bensì proponendo un percorso a difficoltà graduate.
Il metodo si basa sul presupposto che l’intelligenza di un individuo sia tutt’altro che statica, quindi non un patrimonio fisso che ci è stato geneticamente assegnato e sul quale dobbiamo basare tutta la nostra esistenza futura, bensì un “trampolino di lancio”, un punto di partenza, un bagaglio ulteriormente potenziabile, indipendentemente dalla “quantità” o “qualità” iniziale.
Tale presupposto porta con sé, come conseguenza immediata, l’idea che possono e devono esistere adeguate strategie atte a far sì che le potenzialità insite in ogni individuo siano quanto prima (e quanto più possibile) sviluppate.
Ma se anche l’individuo che presenta maggiori difficoltà ha la possibilità di migliorarsi e di superare, almeno in parte, tali difficoltà, allora è fondamentale che anche colui che si pone in qualità di insegnante modifichi il proprio atteggiamento e le proprie convinzioni al fine di porsi nella condizione “ottimistica” di chi sa che può e deve intervenire stimolandol’individuo che ha di fronte al superamento degli ostacoli e dei problemi che incontra; è inoltre essenziale effettuare una diagnosi corretta per comprendere con la massima precisione qual è il potenziale di apprendimento dell’individuo e quali sono le modalità con le quali apprende.
Le “soluzioni” date dal metodo Feuerstein a tali problematiche si ritrovano nell’ L.P.A.D. (Learning Potential Assessment Device), il sistema di valutazione del potenziale di apprendimento, e nel concetto fondamentale di Mediazione.
Per quanto riguarda specificatamente L.P.A.D., viene sottolineata l’importanza del fatto che insegnanti, educatori e genitori devono imparare a diagnosticare precisamente le modalità con cui l’allievo, il proprio bambino, apprende per poter in seguito predisporre un piano di intervento adeguato, in grado di fornirgli le condizioni più adatte alla realizzazione dell’apprendimento stesso.
Altrettanto fondamentale è la figura del mediatore, di colui (insegnante, genitore, educatore, compagno, amico) che, ponendosi tra l’individuo (che riceve dati stimoli) e gli impulsi provenienti dall’esterno, li filtra, li modifica, li semplifica, li indirizza… e situandositra l’individuo e la risposta che da lui viene emessa insegna a valutarla, ed a utilizzarla come ulteriore momento di riflessione.
Gli studi condotti tramite il metodo Feuerstein per il potenziamento cognitivo hanno reso possibile notare che la mancanza di Mediazione nei confronti di un bambino porta inevitabilmente alla deprivazione culturale e che, spesso, il funzionamento a “livello basso” dei soggetti con cui si lavora è dovuto proprio a tale carenza.
(Rif. “Enrichment Instruments” di R. Feuerstein)
POTENZIAMENTO COGNITIVO SECONDO IL METODO FEUERSTEIN