CSPDM NEWS CENTRO STUDI PEDAGOGIA DELLA MEDIAZIONE NEWS-CENTRO STUDI PEDAGOGIA DELLA MEDIAZIONE
Ministero dellIstruzione dellUniversità e della Ricerca
Progetto ICF Dal modello dellOMS alla progettazione per linclusione
Per un futuro possibile IN ... Rete
Progettare la Qualità di Vita a Scuola secondo ICF: dai principi e pratiche per DF, PDF, PEI e PDP
alle Linee Guide per l'ICF.
Sabato 15 dicembre 2012
Isitituto d'Istruzione Superiore "Ancel Keys"
Castelnuovo CIlento (Sa)
Per informazioni e adesioni contattare:
Roma, 31 Luglio 2012
FSE 2007- 2013 Attuazione dei Programmi Operativi FSE.
Anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014 - Attuazione dei Programmi Operativi FSE Regioni
Ob. Convergenza - Piano Azione Coesione.
Avviso per la "Realizzazione di prototipi di azioni educative
in aree di grave esclusione sociale e culturale,
anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti"
http://www.istruzione.it/web/istruzione/pon/scadenze
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PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE N.192 DEL 18 AGOSTO 2012 ACCORDO
SU INDICAZIONI PER LA DIAGNOSI E LA CERTIFICAZIONE DI DSA
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Roma, 27 Luglio 2012
E' stato sancito in Conferenza
Stato Regioni l'Accordo su "Indicazioni
per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi Specifici di
Apprendimento" con lo scopo principale di semplificare
l'iter procedurale della certificazione di DSA, con particolare attenzione alla
fase di ricezione della documentazione da parte delle scuole, nonché di rendere
uniformi modalità e forme di attestazione della diagnosi su tutto il territorio
nazionale.
E' stato predisposto per questa ragione un modello di certificazione che potrà
essere utilizzato da tutte le strutture pubbliche e accreditate e potrà essere
trasmesso, su richiesta della famiglia, per via telematica alla scuola, nel
rispetto della normativa sulla privacy.
La trasmissione per via
telematica consentirà di economizzare i costi e di tutelare
maggiormente le norme sulla privacy rispetto alla procedura cartacea, essendo
più protetto il percorso di invio e ricezione effettuato a cura di un
responsabile del procedimento.
Il Miur ha per questo predisposto un sistema informatico di rilevazione delle
certificazioni.
L'iter diagnostico inoltre non supererà i 6 mesi, a partire dalla richiesta della
famiglia. Inoltre, è specificato che il percorso di diagnosi deve essere
attivato "tempestivamente". Con ciò si è voluto tutelare il diritto
delle famiglie ad avere una diagnosi in tempo utile per l'attivazione delle
misure didattiche e delle modalità di valutazione previste dalla Legge
170/2010.
Vengono inoltre stabiliti i requisiti per l'accreditamento delle strutture
abilitate al rilascio delle certificazioni.
ROMA - "Una riunione molto positiva, che ci ha lasciato soddisfatti": così Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish, commenta la riunione di ieri dell'Osservatorio sull'integrazione scolastica, durata "ben 3 ore e mezzo", racconta. La notizia principale riguarda la bozza della proposta di legge che avevamo presentato durante la scorsa riunione: ci è stato riferito che il ministro ha letto il testo e ha espresso il suo sostegno. Lo presenterà lui stesso come disegno i legge governativo, mentre ci sconsiglia la strada del decreto legge, che non piace al capo dello Stato per via degli abusi degli ultimi anni".
Per quanto riguarda i contenuti della proposta, "il principio di base - spiega Nocera - è la presa in carico del progetto d'integrazione da parte di tutti i docenti del consiglio di classe, per evitare la delega al solo insegnante di sostegno". Per far questo, "ribadiamo innanzitutto l'obbligo di formazione iniziale per tutti i docenti futuri sulle problematiche dell'integrazione scolastica. Chiediamo che sia superata l'attuale discriminazione tra docenti di scuola infanzia e primaria da una parte (che ricevono 31 crediti formativi sull'integrazione) e di scuola secondaria dall'altra (ai quali spettano solo 6 crediti, perché si dà maggiore spazio alle discipline). Nel nostro disegno di legge - afferma Nocera - chiediamo equiparazione a circa 30 crediti per tutti i docenti". Accanto alla formazione iniziale, "prevediamo la formazione obbligatoria in servizio permanente, sia all'inizio dell'anno sia in corso d'anno, durante l'orario di servizio, per approfondire ed intervenire sui specifici e complessi bisogni educativi presenti in classe".
Per assicurare "una maggiore
continuità nel sostegno, proponiamo inoltre la costituzione di una classe di
concorso dedicata. Nel frattempo, chiediamo che i docenti di ruolo attualmente
sul sostegno ci restino per 10 anni (e non più per 5, come accade attualmente)
e che i precari, ora assegnati annualmente, abbiano la nomina per almeno un
ciclo scolastico". Le altre proposte riguardano "l'abolizione delle
aree disciplinari per il sostegno nelle superiori" e "il rilancio dei
gruppi di lavoro presso i provveditorati previsti dalla legge quadro".
Infine, "chiediamo l'applicazione delle linee guida del 2009 sulla qualità
dell' integrazione scolastica e dell'articolo 5 del dpr del 2009 sulla
formazione delle classi, in base al quale quelle con alunni con disabilità non potranno
avere più di 20 alunni in tutto. Ci è stato garantito - conclude Nocera - che
il prossimo anno la quasi totalità delle classi sarà in regola".
La prossima riunione dell'Osservatorio è stata fissata per l'8 ottobre (cl)
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INTEGRAZIONE SCOLASTICA: MIUR E MINISTERO DELLA SALUTE FIRMANO UN PROTOCOLLO
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Faciliterà i rapporti tra scuole e asl in merito alle diagnosi funzionali: la notizia anticipata all'Osservatorio sull'integrazione scolastica. Presto saranno attivati anche sportelli informativi in tutti i capoluoghi gestiti da ministero e associazioni
ROMA - E' stato firmato il protocollo d'Intesa tra Miur e ministero della Salute sull'integrazione scolastica, fortemente richiesto da Fish e Fand: è quanto emerso ieri nel corso della riunione dell'Osservatorio permanente sull'integrazione scolastica. "Il protocollo - riferisce Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish, che ha preso parte all'incontro - dovrebbe facilitare i rapporti tra scuole e asl, sia per le diagnosi funzionali che per il Pei (programma educativo individualizzato, ndr). Pare sia allegato nuovo modello di diagnosi funzionale, più rispondente all'Icf dell'Organizzazione mondiale della Sanità".
Un'altra notizia riportata ieri a casa dalle associazioni che partecipano all'Osservatorio riguarda il tanto discusso corso di riconversione al sostegno per i docenti in esubero: "Partirà ad ottobre - riferisce Nocera - E' quindi scongiurato il rischio che alcuni potessero prendere servizio il prossimo anno, prima di concludere il corso, che peraltro, secondo le nostre richieste, comprenderà oltre 400 ore di lezione, di cui solo un centinaio on-line".
E' stata inoltre firmata, da parte delle federazioni Fish e Fand, la lettera che il ministro invierà al capo dello Stato, per chiedere che il 3 dicembre la Giornata nazionale delle persone con disabilità sia celebrata in Quirinale, preceduta da iniziative in tutte le scuole. Dal prossimo anno scolastico, infine, potrebbero partire, presso i vari capoluoghi di provincia, gli sportelli informativi voluti dal ministero per raccogliere quesiti e segnalazioni delle famiglie e fornire risposte, in tema di disabilità: a presidiarli, funzionari dell'amministrazione ed esperti delle associazioni federate, che ieri hanno confermato la propria disponibilità. (cl)
( www.superabile.it)
La Direzione Generale per lo Studente organizza a Napoli, nei giorni 13 e 14 febbraio 2012, uno dei tre seminari interregionali di approfondimento e di promozione del progetto ICF in ambito territoriale.
Il "Progetto ICF: dal modello ICF dell'OMS alla progettazione per l'inclusione" ha l'obiettivo di sperimentare nelle 95 scuole selezionate l'applicazione nella scuola del modello ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health), promosso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), al fine di focalizzare il ruolo dell'ambiente scolastico sull'integrazione degli alunni con disabilità.
Il seminario, che costituisce l'avvio di un percorso di studio e di accompagnamento, è rivolto ai docenti delle 95 scuole vincitrici del bando ICF, uno per ciascuna scuola selezionata, e ai referenti dei CTS (Centri Tecnologia e Disabilità), due per ogni centro.
Il seminario avrà inizio il giorno 13 febbraio alle ore 11,00 presso l'Hotel Oriente, via A. Diaz n. 44, Napoli, e proseguirà il giorno 14 febbraio, così come esplicitato nel programma allegato.
In considerazione del valore formativo dell'iniziativa sono invitati ai lavori seminariali della mattina del 13 febbraio i Dirigenti Scolastici e i referenti per la disabilità delle scuole della Campania .
I partecipanti dovranno inviare la scheda di partecipazione, debitamente compilata, all' indirizzo e mail a.mancaniello@istruzione.it entro il 9 febbraio.
Per ulteriori informazioni contattare la referente nazionale dott.ssa Antonella Mancaniello 06.58493611 e la referente regionale dott.ssa Annamaria Scanu 081.2449576.
Si ringrazia per la consueta e fattiva collaborazione..
Il Direttore Generale
f.to Diego Bouché
Programma
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Giovedì 16 Febbraio 2012 alle ore 15:30
I.I.S. Ancel Keys - Castelnuovo Cilento
Il Futuro possibile attraverso l'ICF:
ripensare al progetto di vita
di mio figlio insieme alla scuola.
Rivolto a:
Genitori - Associazioni - Operatori del Terzo Settore
modera i lavori Vito Bardascino referente progetto icf
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Per motivi organizzativi si prega di inviare la propria adesione alla segreteria del CSPDM Onlus:
email cspdm.segreteria@cspdm.org
Per maggiori informazioni contattare la Sede Operativa del CSPDM Onlus di Roma:
Programma
Ore 13:45 Registrazione partecipanti.
14:00 Saluti istituzionali;
a cura di Mario Rusconi – Dirigente Scolastico Liceo Scientifico Statale “I. Newton” - Roma.
14:15 Il metodo Feuerstein un'opportunità per tutti una risorsa in caso di particolari esigenze;
a cura di Jael Kopciowski – (in videoconferenza) - Trieste
14:30 La competenza emotiva nello sviluppo dell’intelligenza;
a cura di Calenda Maria Angela psicologa cognitivo comportamentale - Roma
14:45 Non c’è niente di più pratico di una buona teoria ( K. Lewin)
Processi cognitivi e prodotti cognitivi per un’esperienza di apprendimento che mira
ad elevare la qualità di vita dell’individuo;
a cura di Fiorella Castelnuovo - Formatrice Metodo Feuerstein – CSPDM Onlus. - Roma
15:00 Dalla formazione del Metodo Feuerstein all’applicazione in classe della nuova disciplina
“imparare ad imparare”. Sperimentazione ricerca e valutazione.
a cura di Vito Bardascino responsabile progetto ”Imparare ad imparare con il metodo Feuerstein”
15:15 Il metodo nell’organizzazione scolastica: dall’organizzazione didattica alla sperimentazione in classe;
a cura di Mariarosaria Cascio D. S. I. C. Castelcivita (Sa)
di Lucia Melillo D. S . I. C. Lancusi – Fisciano (Sa)
15:30 L’applicazione in classe - scuola primaria;
a cura di Emilia De Simone - Docente I.C. A. De Caro Lancusi - Fisciano (Sa)
15:45 L’applicazione in classe - scuola secondaria di 1° grado;
a cura di Valeria Scalesi - Docente I.C. A. De Caro Lancusi - Fisciano (Sa)
16:00 L’applicazione in classe: ricaduta sugli apprendimenti e valutazione;
a cura di Anna Maria Meriani - Docente I.C. A. De Caro Lancusi Fisciano (Sa)
16:15 Studio e ipotesi sperimentali di Linee guida applicative per l’applicazione della legge
170/10 su base ICF;
a cura di Elvira Migliorini - Psicologo clinico del Centro Studi Pedagogia della Mediazione Onlus.
16:30 Il Programma di Arricchimento Strumentale e i Disturbi Specifici di Apprendimento;
a cura di Paola Tedeschi del Centro Studi Pedagogia della Mediazione Onlus.
16:45 L. I. M. e didattica meta cognitiva: quali strategie per interventi formativi e valutativi efficaci;
a cura di Elena Duccillo coordinatrice ANIEF - esperta processi formativi – Roma.
17:00 Pedagogia della Mediazione – ICF – Programma di arricchimento Strumentale (P.A.S.) – E.A.M.;
a cura di Vito Bardascino Presidente CSPdM Onlus.
17:15 Testimonianze - Dibattito
17:45 Chiusura lavori.
Modera i lavori Riccardo Callori Neuropsichiatra infantile ASL Roma C – Roma
(si ringrazia la Dirigenza del Liceo Scientifico ”I. Newton” di Roma per la cortese disponibilità)
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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Progetto ICF Dal modello dell’OMS alla progettazione per l’inclusione
“Per un futuro possibile IN…rete”
Corso di formazione sull'ICF e ICF-CY.
Costruzione di moduli/modelli applicativi
D. F. - P. D. F. - P. E. I.
per la definizione del Progetto di Vita dei Ragazzi con disabilità su base ICF.
25 Gennaio ore 15:00
Università degli Studi di Salerno
Facoltà di Scienze della Formazione
Campus di Fisciano Aula 1
Via Ponte don Melillo Fisciano (Sa)
26 27 Gennaio ore 15:00
I. C. Don A. De Caro
Lancusi di Fisciano (Sa)
Programma del 25 Gennaio 2012 – Sede Università di Salerno
Ore 15:00 Registrazione partecipanti.
15:15 Saluti Istituzionali
Ø Mario Capunzo Preside della Facoltà di Scienze della Formazione.-UNISA-Fisciano
Ø Achille Notti Presidente Corso di Laurea Scienze della Formazione Primaria.
UNISA - Fisciano
Ø Tommaso Amabile Sindaco di Fisciano
15:30 La progettualità ICF nelle politiche formative del MIUR per linclusione scolastica degli alunni con disabilità. a cura di Raffaele Ciambrone Dirigente T.D. UFFICIO VII - MIUR - Roma.
16:00 La rete delle Scuole del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
a cura di:
Ø Passariello Francesco D. S. I. .I. S. Ancel Keys Castelnuovo Cilento (Sa)
Ø Melillo Lucia D. S. I. C. A. De Caro Lancusi di Fisciano (Sa)
16:20 Coffee Break - Degustazione prodotti preparata dagli alunni dellIIS Ancel Keys di Castelnuovo Cil.to.
16:30 Piano di formazione sullICF-CY e costruzione di PEI secondo il modello per la definizione del progetto di vita su base ICF. Formazione ICF ICF CY: dall'inquadramento concettuale alla rappresentazione dei dati raccolti attraverso le check list specifiche.
a cura di Luigi Croce docente di Pedagogia Speciale - Università Cattolica del S. Cuore - Brescia
18:30 Chiusura lavori
Modera i lavori: Vito Bardascino Presidente Centro Studi Pedagogia della Mediazione Onlus.- Eboli
referente Progetto ICF Un Futuro possibile In...rete
Per informazioni e adesioni contattare:
Ø IIS Ancel Keys Istituto capofila Tel. 0974 715.036 - Fax 0974 715.777
Ø CSPDM Onlus Segreteria scientifica Tel . 393 563.98.89 - Fax 0828 620.186
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Giovedì 19 Gennaio 2012 alle ore 15:00
I.I.S. Ancel Keys - Castelnuovo Cilento
Il Futuro possibile attraverso l'ICF:
ripensare al progetto di vita
di mio figlio insieme alla scuola.
Rivolto a:
Genitori - Associazioni - Operatori del Terzo Settore
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Giovedì 01 dicembre 2011 alle ore 15:00
Istituto Comprensivo di Castelcivita
Via San Francesco, 31 - Castelcivita (Sa)
Ore 14:45 Registrazione partecipanti.
15:00 Apertura lavori Prof. Maria Rosaria Cascio Dir. Scolastica I.C. Castelcivita (Sa)
15:30 Studio e ipotesi sperimentali di Linee guida applicative per l’applicazione della legge 170/10 su
base ICF. (Prima parte)
A cura della dott.ssa Elvira Migliorini Psicologo clinico - psicologia dello sviluppo dell’educazione.
16:00 Dibattito
16:30 Studio e ipotesi sperimentali di Linee guida applicative per l’applicazione della legge 170/10 su
base ICF. (Seconda parte) A cura della dott.ssa Elvira Migliorini
17:00 Dibattito
17:30 La rete delle Scuole del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano:
quali risorse e quali interventi da condividere per rispondere ai
Bisogni Educativi Specifici di ogni alunno.
a cura di:
Ø Passariello Francesco D. S. I. .I. S. Ancel Keys Castelnuovo Cilento (Sa)
Ø Massanova Francesco D.S. I. C. Montano Antilia Montano Antilia (Sa)
Ø Melillo Lucia D. S. I. C. A. De Caro Lancusi di Fisciano
Ø Cantillo Antonietta D. S. D.D. Montesano Montesano (Sa)
18:15 Chiusura lavori a cura di Vito Bardascino Presidente Centro Studi Pedagogia
della Mediazione Onlus. Eboli (Sa)
Modera i lavori Maria Rosaria Cascio Dirigente Scolastica I. C. Castelcivita (Sa)
Per informazioni e adesioni contattare:
Ø IIS Ancel Keys – Istituto capofila Tel. 0974 715.036 - Fax 0974 715.777
Ø CSPDM Onlus – Segreteria scientifica Tel . 393 563.98.89 - Fax 0828 620.186
email progettoicf@cspdm.org
ITAS Santa Caterina da Siena
Via Smaldone - Salerno.
Scarica il programma della giornata
Ore 14:45 Registrazione partecipanti.
15:00 Apertura lavori Prof. Lucia Melillo Dir. Scolastica I.C. A. De Caro Lancusi - Fisciano
15:15 La rete delle Scuole del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
a cura del Prof. Francesco Passariello D. S. I. .I. S. Ancel Keys Castelnuovo Cilento (Sa)
15:30 Salvatore Nocera Vice Presidente Nazionale FISH Roma
Ø La Formulazione del PEI in riferimento alla classificazione ICF.
Ø Cosa possono fare le famiglie di alunni con disabilità per ottenere le ore di
sostegno in deroga.
Ø Classi superaffollate come e quando richiedere il rispetto delle normativa
16:30 Dibattito
17:00 Approfondimenti e confronto tra la legge quadro sulla disabilità 104/92, la nuova
Legge 170/10 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastico e la Convenzione Onu sui diritti delle Persone con disabilità in riferimento
alla classificazione ICF-CY.
a cura di Salvatore Nocera Vice Presidente Nazionale FISH Roma
17:30 - 8° Convegno internazionale La Qualità dellintegrazione scolastica e sociale dellErickson: Mozione finale e iniziative a difesa dellinclusione scolastica degli alunni con disabilità a cura di Vito Bardascino Presidente Centro Studi Pedagogia della Mediazione Onlus. Eboli (Sa
17:45 Dibattito
18:15 Chiusura lavori a cura della Prof. Lucia Melillo Dirigente. Scolastica I . C. A. De Caro Lancusi - Fisciano
Modera i lavori la Prof. Elisabetta Barone Dirigente Scolastica ITAS Santa Caterina - Salerno
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Proseguono, in Campania, le iniziative in ambito di formazione nel mondo della scuola, sulla scia di quanto già realizzato negli anni scorsi. Si pensi ad esempio al ciclo di seminari, conclusosi nel mese di maggio, a cura della rete di scuole del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, incontri dedicati ai nuovi orizzonti per l'inclusione scolastica, derivanti dalla Classificazione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).
La prossima "tappa", dunque, di un percorso ormai consolidato, è prevista per giovedì 24 novembre aSalerno (Istituto Scolastico ITAS Santa Caterina da Siena, Via Smaldone, ore 15), con il corso di formazione sull'ICF e sull'ICF-CY (ICF- Children and Young, "Ragazzi e Giovani"), denominato Costruzione di moduli/modelli applicativi "D. F. - P. D. F. - P. E. I." per la definizione del Progetto di Vita dei Ragazzi con disabilità su base ICF*.
L'iniziativa - promossa dall'Ufficio Scolastico Regionale della Campania, con l'organizzazione dell'Istituto di Istruzione Superiore Ancel Keys di Castelnuovo Cilento (Salerno), capofila della Rete Territoriale del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e del CSPDM (Centro Studi Pedagogia della Mediazione) di Eboli (Salerno), presso il quale vi è la Segreteria Scientifica del Progetto ICF: per un futuro possibile in… rete - si rivolge ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, agli operatori del Terzo Settore, alle associazioni e ai genitori.
Condurranno il corso Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), Lucia Melillo, dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo A. De Caro di Lancusi-Fisciano (Salerno), Francesco Passariello, dirigente scolastico del già citato Istituto Ancel Keys di Castelnuovo Cilento, Vito Bardascino, presidente di CSPDM ONLUS ed Elisabetta Barone, dirigente scolastica del Santa Caterina di Salerno, sede dell'incontro. (S.B.)
*D.F. sta per Diagnosi Funzionale, P.D.F. per Profilo Dinamico Funzionale e P.E.I. per Piano Educativo Individualizzato.
*****
Gentile ministro Profumo,
ci
piace pensare che il suo cognome sia sinonimo del nuovo che chiede il
nostro Paese per i propri figli: aria fresca e pulita per la scuola.
Se
Lei non fosse stato in questi giorni, doverosamente, al Parlamento per
la fiducia al nuovo governo, con umile presunzione siamo certi che
avrebbe iniziato con piacere la sua carriera di ministro dellIstruzione
qui a Rimini, assieme a 3.000 tra insegnanti, genitori, studiosi,
associazioni, professionisti sociali. Persone che in questi ultimi anni
hanno tenuto duro, non si sono rassegnate alla deriva darwinista, hanno
continuato a lavorare credendo e facendo una scuola buona per tutti.
Non
si confonda se, in apparenza, il tema del nostro convegno «la qualità
dellintegrazione scolastica e sociale» potrebbe far pensare a una
nicchia minoritaria, un po romantico-buonista, o peggio ancora
specialistica, che si occupa di coloro che per la natura, il destino, il
fato potrebbero essere considerati un peso, un caso assistenziale,
vuoti a perdere, cui una società egoista e impaurita pensa solo con
caratteri compassionevoli.
Non è così: per noi la questione
dellintegrazione non è una parte della scuola, è il centro vitale e
ineludibile del senso delleducazione nelle moderne società.
Abbiamo
invece avuto il mito perverso di una scuola che, per una maldestra
idolatria del merito e per tagli orizzontali ciechi, rischia oggi di
essere non solo ingiusta per alcuni, ma disintegrativa di tutti, anche
di coloro che si volesse eleggere eccellenti e che in realtà corrono il
pericolo di essere aridi burattini di una società di cattivi e solitari
lupi.
La questione della scuola e del sistema formativo oggi è
leccellenza per tutti, è quel cosiddetto «capitale sociale» che si
forma non nelle singole teste degli alunni, magari messi in gara uno
contro laltro, ma nellinterazione plurale tra stili, attitudini,
desideri, competenze di cui ogni nostro studente è pieno. Pieno e non
vuoto. è nella qualità dellinterazione tra differenze (non in una
formalistica integrazione come somma di sedie riempite da
alunni/studenti) il destino di una scuola che si ponga lobiettivo delle
cittadinanze sociale e individuale di persone libere, creative,
responsabili, capaci di dare a sé e al mondo un senso di futuro
possibile.
Noi ogni giorno andiamo oltre, oltre anche
la paura che un futuro migliore non sia più possibile, legato ai
fantasmi delle crisi, non solo quelle economiche ma anche quelle ben più
gravi di natura valoriale. Noi non abbiamo paura del futuro e non siamo
neppure tanto disincantati da pensare cinicamente solo al nostro
privato. Sappiamo invece che usciremo dalla crisi, da tutte le crisi, se
saremo uniti.
Ci occupiamo di integrazione scolastica perché
vogliamo cambiare la scuola per tutti e a nome di tutti gli alunni, non
solo di quelli con disabilità.
Non ci piace resistere passivamente,
né indignarci con narcisistico snobismo, né restare a guardare il mondo
dallalto del nostro ego valoriale soddisfatto.
In questo convegno
abbiamo trattato molto anche questioni concrete sul «che fare»,
riflettendo su processi organizzativi, di sistema, di sviluppo che
rendano concreta la qualità. I toni e gli argomenti sono stati
dialettici, articolati, vivi anche di sfumature e positivi contrasti. Ma
è così che si cresce.
Per la verità, vorremmo dirLe che per superare
molti dei problemi dellintegrazione scolastica e sociale delle persone
con disabilità non ci vorrebbero affatto nuove leggi, né nuovi decreti,
e neppure solo (anche se servono) nuovi e ulteriori fondi. Ci sono già
buone leggi, ma non ci sono corrispondenti buoni comportamenti a tutti i
livelli del sistema scolastico e sociale: dal governo alle realtà
locali, alle scuole, fino alle singole classi. Quando lo scarto tra
leggi e comportamenti non adeguati è così aspro, si corre il rischio del
ridicolo, e non quello di diventare solitari tormentoni del moralistico
dover essere. Noi vogliamo andare oltre anche a questo. Chiediamo a noi
in primis, e a tutti gli altri poi, comportamenti veramente adeguati
alle leggi. Ci dispiace farLe notare che questa sembra unovvietà, ma in
questo strano Paese non lo è affatto. Da noi tra il dire e il fare ci
sono di mezzo la politica, letica, i soldi, le responsabilità spesso
confuse, retoriche, false. Noi invece puntiamo a comportamenti centrati
sulla responsabilità, individuale e collettiva.
In
questo documento non intendiamo stendere una sorta di cahier de doléance
dei punti critici, né sindacalizzare ogni singolo piccolo interesse di
una qualche categoria. Le proponiamo invece quattro questioni
strutturali, sulle quali siamo pronti a collaborare «oltre la paura e il
disincanto».
1. La questione economica
Ci
fa molto piacere sentire dal presidente del Consiglio Monti che il
governo intende far pagare la crisi a chi finora ha pagato di meno.
Anzi, abbiamo imparato da don Luigi Ciotti, nel suo intervento al nostro
convegno, che si dovrebbe anche far pagare a chi ha rubato il presente e
il futuro di molte parti del nostro Paese.
La scuola, dalla sua parte, ha già dato!
Troppi
alunni per classe, insegnanti mal formati, mal pagati, risorse ridotte
al lumicino non sono una «riduzione degli sprechi», ma semplicemente
spesa differita nel tempo, perché i danni sociali, civili, culturali di
una scuola arida si riverberano nel futuro in una società più stupida.
Vorremmo che Lei lavorasse con noi a stimare i costi dellignoranza, che
sono molto alti. Alti come i costi causati dal pericolo di una deriva
sociale, dai giovani che rischiano di restare senza un futuro, che non
sia quello di seguire le strade perverse proprio di coloro che rubano il
futuro al Paese.
Ma sappiamo che la scuola non ha bisogno di
finanziamenti a pioggia: noi vogliamo osare proporLe la capacità
selettiva e qualitativa di una politica economica che non sia meramente
distributiva (come meramente orizzontali sono stati i tagli) ma di
sostegno e sviluppo dei punti reali di qualità e di difficoltà.
La
scuola è un investimento, che deve essere pensato e gestito come fa il
buon contadino che compra buoni semi, usa buon concime, cura con amore
la terra perché i frutti siano buoni nellestate dei nostri figli. Ma
per fare questo estirpa anche la gramigna.
2. La scuola come opportunità civile per tutti
Una
scuola delle opportunità educative per tutti pensa al futuro e va oltre
la paura. Il futuro già presente oggi ci parla di un forte aumento
delleterogeneità sociale, individuale, economica, esistenziale dei
nostri alunni. Non vogliamo correre il rischio di continuare a separare i
bambini per categorie ognuna titolare di un cosiddetto «problema» o
«disturbo». Tale eterogeneità chiede invece oggi non solo meno
alunni/studenti per classe, ma un approccio aperto alle ricerche
didattiche e allorganizzazione curricolare: flessibilità, competenza
creativa, insegnanti come comunità professionale e non solitari esegeti,
«capitale sociale» dove tutti gli alunni/studenti, ognuno con la sua
identità, si facciano colleghi, maestri e allievi dei compagni. In
questa nuova eterogeneità sociale, figlia della globalizzazione, anche
lintegrazione dei nostri alunni/studenti con disabilità prende nuova
spinta: non è una nicchia a sé, da trattare con la compassione, e
neppure nei tribunali, ma uno dei punti forti delle relazioni che aiuta
tutti a crescere. Per questo ci piace provare a fare integrazione con
una prospettiva che sappia anche eliminare la G, e consideri
interessante lintegrazione appunto come interazione tra tutti.
Non
abbiamo dunque timori a chiederLe di lavorare per un metodo di
valutazione dinamico del nostro sistema scolastico, smettendola di
valutare in una specie di gara tra poveri; un metodo capace di aiutare
chi fa fatica a trovare la strada migliore, che riconosca le scuole di
eccellenza come buone pratiche da socializzare e condividere. Riteniamo
anche sia urgente saper riprendere una ricerca pedagogica e didattica
oggi desueta, perché soffocata dalla numerologia valutativa che provoca
nel nostro Paese non una seria docimologia, ma solo una docimologia
dannosa.
In questo scenario aperto, abbiamo molte cose da osare
ancora, sapendo che la scuola o sarà capace di armonizzare le
eterogeneità senza condizionare nessuno, o sarà solo un tritacarne
selettivo, nuovo strumento di darwinismo sociale.
3. Gli insegnanti
Sugli
insegnanti, gentile ministro, vorremmo proporre almeno una moratoria
sulle tante/troppe chiacchiere circa il loro valore o il loro fare o non
fare nulla. Gli insegnanti, come tutti gli esseri umani, hanno bisogno
di uno scopo e di un sogno, nel loro caso professionale e civile.
Per
questo lavoriamo per una revisione positiva di questo profilo, partendo
dalla considerazione che il docente deve interagire con
lalunno/studente in quanto persona e non perché appartenente a
determinate categorie. Questa relazione ci obbliga a superare
artificiose distinzioni e separazioni tra insegnanti di sostegno e
insegnanti curricolari, per una effettiva corresponsabilità e
partnership educativa del progetto che è di tutta la classe. Consente
invece e finalmente di affrontare la classe come comunità e non come
semplice somma di individui. Una positiva interazione tra tutti gli
insegnanti e tutti gli alunni/studenti permette un fare scuola ponendo
il cosiddetto «programma scolastico» nella giusta dimensione di
strumento e non di fine. Insomma, è giunta lora, dopo un secolo e più
di disillusioni, di affermare chiara e forte lesigenza di rivedere la
formazione iniziale degli insegnanti sotto laspetto della pedagogia
come «scienza primaria della professione docente», cioè come
precondizione di ogni didattica generale e disciplinare. La
reintroduzione della formazione in servizio obbligatoria diventa,
ovviamente, un tassello ineludibile. La formazione obbligatoria per
tutti, pur con la dovuta concertazione sindacale, deve avere il coraggio
della radicalità diventando un dovere professionale «normale» a cui non
si può rinunciare. Da qui ne derivano le giuste forme di incentivazione
e di riconoscimento nello sviluppo della carriera professionale, non
necessariamente solo economiche.
Noi non temiamo, anzi chiediamo una
seria valutazione dei processi formativi, che non può non comprendere
anche una onesta e rigorosa valutazione degli insegnanti, non per
spirito di punizione e neppure di competizione, ma perché sono attori
molto importanti del successo o meno della formazione.
Una
scuola che investe sulla formazione ha il dovere di mettere in campo,
strutturalmente, un percorso valutativo sullefficacia e lefficienza
dei risultati che preveda un coinvolgimento anche delle famiglie come
dirette interessate, nella prospettiva di recuperare la partecipazione
di tutti in quanto migliora ogni singolo componente della comunità
educativa, senza darsi reciprocamente i voti.
4. Lintegrazione, lautonomia e il territorio
E,
infine, gentile ministro, richiamiamo la Sua attenzione sul fatto che
una buona integrazione scolastica e sociale non la fa il ministero ma il
territorio. Lintegrazione è un processo a valore orizzontale, in cui
scuola, famiglia, servizi sociosanitari, volontariato, enti locali sono
attori di qualità se sanno integrarsi e interagire tra di loro. Noi
vogliamo andare oltre le pigrizie, le deleghe dallalto, e puntare,
osare, per una massima valorizzazione degli aspetti orizzontali
dellintegrazione.
Quindi: Le chiediamo vivamente di restituire
lautonomia alle scuole, quellautonomia soffocata sul nascere e che per
anni è stata mortificata da una gestione centralistica, che ha bloccato
la creatività pedagogica, la libertà didattica. Abbia fiducia nelle
scuole e nei suoi operatori.
Abbia fiducia nei loro
dirigenti scolastici, troppo spesso in questi anni ridotti a sergenti
del ministero, di cui ci piace segnalarLe la necessità di dotarli del
più importante carisma oggi chiesto a un buon dirigente scolastico: il
carisma pedagogico, non solo quello meramente organizzativo. Quindi
anche per loro la formazione permanente è decisiva.
Se mortificate
dal centralismo le nostre scuole inaridiscono, se valorizzate
nellautonomia fioriranno. E non abbia paura, in cambio di molta
autonomia restituita alle scuole, di attivare un sistema di controllo,
monitoraggio e valutazione, che abbia valore di sviluppo, ma che non
abbia paura di punire chi sbaglia o non fa.
Altrettanto La preghiamo
di valorizzare la crescita di una governance territoriale in cui tutti
si sentano vincolati e obbligati dal dovere di collaborare, senza
supremazie luno sullaltro, ma nella considerazione che ciò che conta
davvero sia quel «progetto di vita», che comincia con la nascita, si
sviluppa a scuola, e nelletà adulta ha un vero successo se parla di
lavoro e di vera cittadinanza sociale per tutti.
Il progetto di vita è
di titolarità di ogni persona, in particolare di quella con disabilità,
cui va dato protagonismo, partecipazione, autodeterminazione e, da
parte di tutti gli operatori, quellumana simpatia e rispetto tali da
non diventare noi, operatori del territorio, la loro vera e principale
barriera.
Gentile ministro, La preghiamo di tirar fuori dai cassetti,
dove è stata dimenticata, per applicarla con urgenza, la preziosa
Intesa Stato/Regioni del 20 marzo 2008 proprio sullintegrazione delle
competenze territoriali, la governance locale e la semplificazione della
burocrazia certificativa. Come vede, non cè da inventarsi molto di
nuovo.
Ciò vuol dire anche governance tra ministeri,
perché sanità, welfare e istruzione siano partner di un processo di
qualità della vita per tutti, restituendo al territorio autonomia e
responsabilità.
Lautonomia e la responsabilità chiedono venga
ripristinato lOsservatorio nazionale sullintegrazione scolastica e
sociale, meglio ancora se in modo interministeriale.
Le auguriamo
buon lavoro, sappiamo che sarà dura. Crediamo però che nessuna
difficoltà sarà insormontabile se sarà presente in Lei e in noi una
visione generale delle cose, una visione che vada oltre il presente, che
sappia osare, desiderare. Progettare il futuro, con il coraggio di
andare oltre la paura.
E infine, gentile ministro, Le vorremmo
offrire un piccolo ma essenziale promemoria che parte dal nome. Il nome
del ministero italiano che si occupa di formazione/educazione/istruzione
è sempre ambiguo e cambia con le epoche politiche. Ci piacerebbe
proporLe, questa volta, di chiamarlo «Ministero del futuro». A cui
aggiungeremmo, per passione civile, «pubblico». Cioè buono, ovviamente,
per tutti.
Scarica qui il pdf della Mozione finale
La direzione scientifica,
i 200 relatori
e i 3.000 partecipanti
dellVIII Convegno Internazionale
«La Qualità dellintegrazione scolastica e sociale».
Rimini, 20 novembre 2011
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"LPAD - Valutazione dinamica"
Al corso possono partecipare tutti coloro che hanno già
frequentato il corso PAS Standard.
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L'adattamento tattile degli strumenti Feuerstein
Corso di formazione ECM
Catanzaro, Italy • 16 - 19 Ottobre 2011
tenuto da
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Una giornata intera per raccontare, e costruire insieme, la scuola nuova. Quella che fa innovazione grazie alle idee e al lavoro di insegnanti,
dirigenti, studenti. Ci ritroviamo venerdì 14 ottobre a Firenze per il secondo convegno di Education 2.0, “Competenze e ambienti di apprendimento. Gli
strumenti didattici, l’aula, il laboratorio, il territorio, il web”. Ecco il programma.
Eppure, nonostante questo contesto così difficile, ci sono numerose esperienze che testimoniano una inesaurita vitalità. C'è
ancora una fortissima motivazione professionale per inventare soluzioni nuove. Durante il convegno cercheremo di catturare queste energie positive che animano
la scuola italiana, col proposito di farle emergere dalla particolarità perché diventino le tessere di un mosaico globale di innovazione. Una proposta
concreta di rinnovamento che nasce dal basso.
Il programma del convegno
Luigi Berlinguer: dal convegno alla scuola di domani
Il 14 ottobre a Firenze ci ritroveremo al secondo convegno di Education 2.0 per parlare di innovazione didattica ed educativa, ma lo faremo in una cornice
strana e contradditoria: la scuola italiana si trova infatti in un momento molto difficile. Sono stati ridotti i finanziamenti all'istruzione e la scuola è
stata utilizzata come luogo per risanare il bilancio dello Stato. Una scelta politica sbagliata che crea grande sofferenza in tutto il personale della scuola e
toglie ossigeno al futuro.
Il FORUM del
convegno
Accedi al FORUM per trovare i materiali e le informazioni sul convegno del 14 ottobre, usa questo spazio
per confrontarti con gli altri partecipanti e per chiedere consigli alla redazione.
I relatori selezionati, che la redazione sta contattando in questi giorni, hanno un thread dedicato dove
possono interagire e porre quesiti, anche pratici, sulle modalità degli interventi e per esigenze relative al
loro spazio.
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1 Settembre 2011
M I U R
Progetto ICF
"Dal modello dell'OMS alla progettazione per l'inclusione"
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca
Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, lIntegrazione, la Partecipazione e la
Comunicazione - Ufficio Settimo
Progetto ICF - aa.ss. 2010/2012
Approvato dal MIUR il progetto presentato dalla Rete delle Scuole del PNCVD dal titolo
"Per un futuro possibile IN... rete"